Logo di www. il bello della vita .it
AMREF Campagna 20 litri di solidarietà
| HOME | Amore e Amicizia | Il diario di TPA | Libri... Cinema&TV | Musica | Foto e Viaggi | FORUM | NEWSLETTER | Mappa |

..| Sezioni |..
..| Community |..
..| Contatti |..
..| Carattere |..
Qui puoi scegliere la dimensione del carattere: molto piccolo piccolo medio grande molto grande
..| Accesskey [?] |..
Home Page | Amore e Amicizia | Diario di TPA | MUsica | VIaggi | Libri... TV e Cinema | FOrum | Newsletter
..| Sostienili |..
AMREF Campagna regali di Natale Sostieni Emergency Sostieni Amnesty International

penna Novità in famiglia

Avevo nove anni circa. Doveva essere maggio, perché ricordo che pochi giorni prima avevo fatto la Prima Comunione...
Quella sera pioveva ed il vento si rivelò impietoso contro le rimostranze del sole che avrebbe voluto splendere sereno nel cielo!

Un'amica di famiglia aveva trovato un cucciolo di gatto per strada e cercava qualcuno che se ne prendesse cura. I miei zii, che da poco avevano perso uno dei loro due gatti, stavano cercando un sostituto al quale proprinare dosi spropositate di coccole.
Combinammo l'incontro proprio per quel pomeriggio, a casa nostra. Mio zio ci teneva a che il Suo gatto, Teo, dimostrasse di "andare d'accordo" con la nuova arrivata, la bella gattina dal pelo tigrato e dagli occhioni verdi.

Ma se le due bestiole provavano simpatia reciproca, certo non lo diedero a vedere! La nostra "protetta", malgrado la giovane età (non doveva avere più di due mesi), si mise a "soffiare" a più non posso, terrorizzata da quel micione grande e grosso, dal pelo arruffato, tinto di bianco e di nero; Teo, dal canto Suo, non ci pensò due volte a saltare sulla schiena di mio zio, costringendoLo a restare praticamente piegato in due fino al momento di tornarsene a casa con le pive nel sacco: era evidente che quei due animali non avrebbero mai condiviso la medesima abitazione!

Quando finalmente l'indesiderabile Teo uscì dalla Sua vita, la micetta ritornò docile ed amabile come prima. La pioggia fuori si faceva sempre più rumorosa ed intensa e tutti noi sapevamo che la nostra amica non avrebbe potuto tenere quel batuffolino di pelo in casa Sua.
I miei occhi guardarono disperati e supplichevoli quelli di mia madre, che rispose a quello sguardo pietoso con una frase piena di speranza: "Vedremo che cosa dirà papà!"

Mio padre finalmente tornò dal lavoro. Non ci mise molto ad afferrare la situazione ed a notare la piccola cuccia che avevamo già allestito... Fu lapidario: "Solo per questa notte!".
Ma il Suo sorriso lasciava intendere che il periodo sarebbe stato infinitamente più lungo.
Guardai la gattina, che sembrava aver compreso tutto e ci osservava con muta riconoscenza Mi resi conto che non aveva ancora un nome.
Quegli occhi svegli e scintillanti mi ispirarono "Stella" e così fu per molti anni a venire, nei quali fu un componente a piano titolo della nostra famiglia.

Nelle gelide notti invernali mi sembra ancora di sentire il Suo pelo morbido appoggiato sui miei piedi, dove a volte si accoccolava, nei rari casi in cui non dormiva con mia madre.
E' stata come una sorella per me ed a chi dice che gli animali non hanno un'anima, rispondo che basterebbe scrutare nei loro occhi per scorgerla. E sarebbe certo molto più candida della nostra!



Commenti (1):
Giuseppina
alle 11:42:37
del 11/7/08
Ho letto l'articolo, mi è piaciuto moltissimo. Ricordo anch'io che da piccola mi piacevano i gattini, li trovavo morbidi, simpatici, divertenti e affettuosi. Ricordo che tra i tanti visti e allevati, uno era nero e sofferente, poi divenne furbissimo e veloce nell'afferrare i topi! Se crescevano però, ne avevo paura avendo qualche volta sperimentato i loro graffi, magari perchè volevano mangiare un po' della mia merenda o per il solo fatto di voler giocare insieme. Siccome puzzavano un po' ed erano delle "ladre di carne" mia madre non ne poteva più di queste bestiole fin troppo "domestiche "e mi trasmise un po' della sua insofferenza. Un giorno una gatta mostrò qualcosa di insolito, mancanza di appetito e, con la sua pancia grossa, iniziò a lamentarsi. Mia madre temeva un parto in casa e cercò inutilmente di allontanarla, ma mio padre si fornì immediatamente di un grosso cesto, ci mise dei giornali e procurò un angolino tranquillo. Nacquero in poco tempo diversi micini con occhi chiusi e affamatissimi: il latte della mamma gatta non poteva, dopo qualche giorno, bastare per tutti, li leccava, si adagiava per allattarli e allontanava con una zampetta i più golosi. Ammirai molto la bontà di mio padre in quella delicata circostanza e il suo amore non limitato agli uomini, ma anche alle altre creature! Ora sono anch'io grata ai gatti perchè, proprio per uno di essi, sono ancora in vita !


1


Inserisci il tuo commento:
Note:Ti invitiamo a non postare alcun messaggio di tipo osceno, volgare, esplicitamente sessuale, razzista, o che comunque violi qualunque legge. Inoltre, per approfondimenti o richieste, ti segnaliamo il nostro forum, perché in questo spazio non verranno inserite risposte da parte dello staff.
 




Torna in alto torna su
Copyright 2002-2006 © .ilBellodellaVita.it
Layout © .ilBellodellavita.it - Info e Note Legali
È vietata la riproduzione, anche solo in parte, di questo materiale. Il materiale che è stato prelevato da internet e da fonti esterne è riportato con le proprie note di copyright, ed è comunque riportato a puro scopo informativo. In caso di reclami contattate la redazione.